Statuto

Associazione Fotografi e Videografi Professionisti

STATUTO

Associazione Fotografi e Videografi Professionisti Nazionale (AFVP)

  1. DENOMINAZIONE.

E’ costituita un’associazione denominata: “Associazione Fotografi e Videografi Professionisti Nazionale”, abbreviata in “AFVP”.

E’ una libera Associazione a carattere nazionale che opera nel rispetto del codice Civile e delle leggi in materia.

L’Associazione è stata costituita il giorno 27 maggio 2019 al fine di svolgere attività di utilità sociale a favore degli associati e di terzi, senza finalità di lucro e nel pieno rispetto della libertà e dignità degli associati.

  1. SEDE.

L’Associazione Afvp ha sede (legale) in Casalnuovo di Napoli, Via dei Pini, 2.

  1. DURATA.

L’Associazione ha durata illimitata, fatta salva la possibilità di scioglimento contemplata dall’art. n.21 del presente statuto.

  1. FINALITA’.

L’Associazione non ha fini di lucro ed ha per scopo:

lo sviluppo della conoscenza, sia fra gli associati sia fra i loro clienti, della legislazione, delle norme e delle consuetudini che regolano il rapporto di utilizzo dell’immagine fotografica e video;

  • la diffusione della conoscenza delle norme a difesa del diritto d’autore ed, in genere, dell’immagine;

  • la fornitura indifferenziata di informazioni, consulenza, supporto per i fotografi ed operatori professionisti associati e collegati operanti sul territorio nazionale, relativamente a tutti gli aspetti concernenti l’esercizio della loro attività;

  • l’individuazione e l’applicazione di un codice deontologico comune che garantisca l’affidabilità e la correttezza degli associati, nei confronti della clientela, dei colleghi ed, in genere, nel rapporto con terzi soggetti privati o pubblici;

  • lo studio delle nuove figure professionali dell’attività fotografica e videografica, per il riconoscimento ufficiale della natura anche libero professionale di dette attività e la loro rappresentanza professionale.

  • l’appoggio teorico e pratico allo studio di tali nuove configurazioni mediante l’analisi della tematica, la promozione di pubblicazioni, incontri, convegni;

  • la tutela e la difesa della figura professionale degli associati.- la pubblica promozione dell’immagine professionale degli associati e della categoria professionale nel suo complesso;

  • il contrasto verso qualsiasi forma di abusivismo adottando tutti gli strumenti legali;

  • il contributo alla formazione professionale per l’accesso alla professione fotografica, collaborando con le strutture formative esistenti e contribuendo alla nascita di nuove strutture di formazione, garantendo al contempo la costante informazione e formazione professionale dei soci con l’organizzazione di convegni e workshop;

  • la coordinazione tra gli iscritti nel partecipare e gestire al meglio tutti gli eventi e manifestazioni sul territorio di nazionale, promuovendo contratti professionali.

  1. COLLABORAZIONI ESTERNE ALL’ASSOCIAZIONE.

Per il raggiungimento delle finalità di cui all’art. 4, AFVP potrà richiedere la collaborazione di qualsiasi Ente pubblico o privato, locale, nazionale od internazionale, nonché associarsi o collaborare con organismi, società, movimenti od associazioni coi quali ritenga utile avere collegamenti, anche evidenziando le collaborazioni in atto con marchi e loghi abbinabili alla denominazione dell’associazione.

  1. SOCI DELL’ASSOCIAZIONE.

I soci si dividono in ordinari, sostenitori e benemeriti (onorari). L’Appartenenza all’una o all’altra categoria di soci, secondo quanto descritto nel presente articolo, non pregiudica l’uniformità del rapporto associativo e delle modalità di partecipazione alla vita associativa, con identici diritti in capo a tutti i soci maggiori di età: ciascun associato conserva la propria autonomia nei confronti dell’Associazione, ad eccezione di quanto concerne l’organizzazione di manifestazioni per le quali sia stata richiesta ed ottenuta l’approvazione dell’Associazione.

Sono Soci ordinari coloro che:

-hanno chiesto ed ottenuto l’iscrizione all’Associazione;

-esercitano attività professionale di produzione di immagini sia foto che video e risultino in regola con le vigenti leggi concernenti l’esercizio della loro attività professionale.

  • dichiarino sotto la loro personale responsabilità di non avere carichi pendenti relativi ad infrazioni penali;

  • si impegnino al rispetto del Codice deontologico comune previsto dall’art. 23;

  • risultino in regola col versamento della quota sociale annuale, con importo stabilito dal Consiglio Direttivo, e che deve essere pagata entro il 31 gennaio.

Ciascun socio ha diritto di voto, ciascun voto è equipollente e non esistono limitazioni o restrizioni temporali di alcun genere in ordine all’esercizio di questo diritto, come anche di tutti gli altri diritti di ciascun socio.

La quota associativa ed i diritti ad essa connessi sono personali e non trasmissibili ad altri. I Soci sostenitori sono le persone fisiche e giuridiche che con liberalità, contribuiscano, previa accettazione del Consiglio, al sostegno economico delle iniziative dell’Associazione. I Soci Onorari sono le persone fisiche e giuridiche alle quali il Consiglio Direttivo abbia attribuito, con specifica motivazione, questo titolo di merito. I soci sostenitori e benemeriti (onorari) costituiscono il “gruppo benemerito” dell’Associazione Afvp.

I soci Sostenitori ed Onorari non hanno diritto al voto, non possono avere cariche in seno al Consiglio Direttivo e non sono tenuti al pagamento della quota sociale. Esclusivamente per esigenze di maggior efficienza, all’interno dell’Associazione Afvp potranno, inoltre, essere individuate categorie omogenee per specializzazione e per tipologia di attività (impresa o libera professione), ferma restando l’assoluta parità di diritti e doveri di ciascun socio.

  1. ORGANI DELL’ASSOCIAZIONE.

Sono organi di Afvp: l’Assemblea dei Soci, il Consiglio Direttivo, il Presidente, il Segretario, il Tesoriere, il Collegio dei Probiviri e, ove necessario, un Portavoce nominato dal Presidente,i soci fondatori hanno diritto di vigilare sul rispetto dello statuto, e di interpellare il consiglio dei probiviri per eventuali conflittualità tra lo statuto e le decisioni del direttivo o del presidente. Il presidente stesso è tenuto a rispettare lo Statuto,in caso di mancato rispetto i soci fondatori, il direttivo e il vicepresidente possono chiedere la remissione del mandato al consiglio dei probiviri.

  1. ASSEMBLEE.

Le assemblee sono validamente costituite in prima convocazione quando siano presenti personalmente almeno il 50% più uno dei Soci aventi diritto di voto. Le assemblee di seconda convocazione deliberano validamente qualunque sia il numero di Soci partecipanti.

  1. DELIBERE DELL’ASSEMBLEA.

Le deliberazioni dell’Assemblea sono vincolanti anche per i restanti Soci, salvo il diritto dei singoli Soci al recesso da AFVP

  1. DESCRIZIONE DELLE FUNZIONI DEGLI ORGANI DELL’ASSEMBLEA E AMMINISTRAZIONE DELL’ASSOCIAZIONE.

L’Assemblea dei Soci è l’organo sovrano dell’associazione. è composta da tutti i Soci, ognuno con pari diritto di voto. Viene convocata almeno una volta all’anno, salvo emergenze nazionali di carattere sanitarie-civili-politiche- ambientali, e delibera sulle linee portanti dell’attività associativa e sugli interventi di carattere straordinario. Elegge diret3tamente, col criterio della maggioranza relativa, tutti i componenti del Consiglio Direttivo .L’assemblea del direttivo gestisce le attività dell’ afvp,ne organizza il programma in base alle richieste dei soci.

Il Presidente è eletto a maggioranza dai membri del Consiglio Direttivo con voto palese. Alla votazione è richiesta la presenza di almeno i 2/3 del Consiglio.

Il Presidente presiede l’Associazione Afvp e le sue attività, la rappresenta, ha l’uso della firma sociale. Può’ delegare per iscritto parte dei suoi compiti, delle sue funzioni e delle sue responsabilità al Vice-Presidente o, eventualmente, ad uno o più componenti del direttivo e/o a uno o più soci ordinari, individuati in funzione delle loro capacità professionali. Il Presidente dura in carica due anni ed è rieleggibile al massimo per altri due mandati.

Il Consiglio Direttivo (Esecutivo) delibera in ordine alle attività ordinarie dell’associazione, in diretto contatto con il Presidente e gli eventuali delegati, e tenendo presente il mandato dell’Assemblea.

Il Direttivo è composto da un numero di membri compreso fra nove e diciassette, ed è eletto dall’Assemblea fra tutti i soci che abbiano dato la loro disponibilità a partecipare attivamente agli incontri periodici in sede ed alle attività connesse.

I membri del direttivo assumono, ciascuno secondo le proprie capacità professionali e la propria disponibilità, compiti specifici, dei quali sono responsabili.

I soci componenti del Direttivo durano in carica due anni, e sono rieleggibili. Ogni membro del Direttivo è tenuto a partecipare a tutte le riunioni e, nel caso di prolungate assenze (ingiustificate e senza valido motivo), sarà dichiarato (dopo almeno 5 assenze ingiustificate) decaduto dall’incarico e sostituito con un socio indicato dal Presidente e ratificato dai componenti il Consiglio Direttivo.

Il Vice-Presidente, è nominato dal Presidente in caso di assenza (giustificata da motivi validi) e ne fa le veci con gli stessi compiti. Rappresenta il presidente e lavora a stretto contatto con lui.

II Segretario è eletto dai membri del Consiglio Direttivo(un socio scelto dal

direttivo). Ha il compito di indire le riunioni del Consiglio Direttivo e l’assemblea dei soci; di stilare Verbali delle Assemblee e delle riunioni del Direttivo e di rendere tali verbali pubblici, dopo averli pubblicati su canale WhatsApp del Direttivo, entro una settimana dalle riunioni per l’approvazione definitiva. Fa parte del direttivo senza obbligo di voto.

Il Tesoriere, eletto dal Presidente opera in stretto contatto con lui ed il Direttivo, ed è sotto la loro supervisione. Deve compilare, all’atto dell’assunzione dell’incarico, un verbale con il precedente Tesoriere, per la presa in carico del bilancio con entrate ed uscite.

  • é responsabile in prima persona della solvibilità dei fondi reali e di tutti i documenti contabili da lui custoditi;

    • resta in carica per due anni ed è rieleggibile;

    • riscuote le quote d’iscrizione all’associazione, redige il bilancio preventivo e consuntivo.

Il Collegio dei Probiviri è composto da 4 membri che, non ricoprendo altra carica sociale, sono scelti dal Presidente tra tutti i soci. Il Presidente ha facoltà di tenere nell’anonimato tali membri e di rimuoverli, sostituirli o rinominarli. A presiedere tale Collegio un membro, non anonimo, dei soci fondatori individuato dal Presidente tra gli anziani di età e di iscrizione di Afvp. Tale organo (composto, per chiarezza, da quattro soci più il Consigliere del Direttivo individuato dal Presidente) è chiamato a vigilare sul corretto operato degli altri organi sociali e sul rispetto delle norme deontologiche dei soci.

Il Portavoce. Il Presidente ha facoltà di nominare un portavoce con il compito di divulgare le decisioni dell’associazione verso gli associati ed enti esterni. Il Consiglio Direttivo può nominare un Ufficio Stampa che ha il compito di divulgare, agli Organi di Stampa nazionali ed esteri, le attività dell’Associazione. L’Ufficio stampa dovrà coadiuvare il Portavoce, se nominato dal Presidente.

  1. SOSPENSIONE O RECESSIONE DEL SOCIO.

La qualità di Socio si perde per uno di questi casi:

  1. dimissioni del Socio stesso;

  2. reiterato mancato rispetto degli impegni assunti con la sottoscrizione del codice deontologico di cui all’art. 23. Il controllo dell’effettiva osservanza del codice avviene secondo le modalità previste dall’art.13;

  3. per mancato versamento della quota associativa che deve essere versata, per il rinnovo, entro il 31 marzo.

  1. POSSIBILITA’ DI RIAMMISSIONE.

Ogni Socio dichiarato decaduto per i punti contemplati alle lettere a) e c) (dimissioni o morosità) del punto precedente puo’ essere riammesso a seguito di sua esplicita richiesta. Ogni Socio espulso dall’Associazione per reiterata inosservanza del Codice Deontologico, come previsto dagli articoli 13 e 14, puo’ essere riammesso quando i motivi che ne hanno provocato l’espulsione siano stati completamente rimossi, ed il Socio stesso faccia richiesta di riammissione. Il Socio riammesso con tale procedura e che risulti nuovamente espulso poiché inosservante del Codice Deontologico è radiato a vita dell’Associazione, su parere del Consiglio Direttivo (Esecutivo) chiamato ad esprimersi su una relazione scritta dal Collegio dei Probiviri.

  1. COMPORTAMENTO DEL SOCIO.

Ciascun Socio si impegna al rispetto del codice deontologico di cui all’articolo

23. Il controllo dell’effettiva osservanza di tale codice è demandato, in via ordinaria, al Collegio dei Probiviri.

  1. CONTROLLO DISCIPLINARE.

Ciascun Socio ha il diritto/dovere di segnalare alla segreteria dell’Associazione l’eventuale inosservanza del codice da parte di altri Soci. Tali segnalazioni dovranno essere sottoscritte dal segnalante e circostanziate, complete di documentazione atta a comprovare la fondatezza della segnalazione.

Le segnalazioni di inosservanza, in seguito manifestatesi false, sono considerate come inosservanza del codice deontologico da parte del Socio stesso che ha proposto la segnalazione menzognera.

Il Collegio dei Probiviri svolge funzione di controllo diretto, di raccolta di eventuali segnalazioni di inosservanza, e di ammonizione del Socio inosservante. Quando il Collegio dei Probiviri riceve prova certa di inosservanza del Codice Deontologico, ammonisce il Socio una prima volta, in via confidenziale se l’azione non è di gravità tale da contemplare decisioni più drastiche. Ad una seconda inosservanza, l’ammonizione diventa formale ed il Collegio dei Probiviri decide, in base sempre alla gravità delle azioni commesse, per eventuali espulsioni momentanee. Alla terza il Socio inosservante viene espulso. Il socio potrà presentare ricorso con memorie scritte indirizzate al Presidente. La decisione finale sul ricorso del socio, adottata dal Collegio dei Probiviri in concerto con il Presidente, è inappellabile.

  1. GRUPPI ED ASSOCIAZIONI COLLEGATE.

Per favorire l’efficacia della rappresentanza professionale nelle varie zone d’Italia, l’associazione favorisce ed agevola il nascere di gruppi spontanei di professionisti nelle diverse zone d’Italia. Essi possono chiedere alla struttura nazionale di essere agevolati nei loro compiti locali, sia mediante la diffusione a livello nazionale delle loro iniziative, sia mediante il passaggio e l’interscambio di informazioni professionali e culturali fra l’Associazione ed i gruppi ad essa collegati.

  1. ATTRIBUZIONE DELLE CARICHE SOCIALI E MODALITA’ DI ELEZIONE. L’Assemblea dei Soci nella sua interezza elegge il Consiglio Direttivo, che risulta eletto a maggioranza relativa. Con modalità delle liste(5 soci ogni lista)

Il votante dovrà esprimere, scrivendo o barrando, a secondo della scheda preparata in base al numero di candidati:

  • 2 voti tra i candidati;nei candidati ci dovranno essere almeno 3 persone del vecchio direttivo (Norma indispensabile, per dare continuità nell’azione di governo e per salvaguardare il futuro di Afvp);
  • 2 voti dovranno essere espressi per un (2) soci tra tutti i candidati al nuovo Consiglio Direttivo. Anche in liste diverse

Risulteranno eletti i primi cinque (5) candidati più votati tra la lista con più voti In entrambi i casi, a parità di voto, saranno eletti i soci più anziani. Tutti i soci uscenti del Consiglio Direttivo hanno, comunque, facoltà di presentare candidatura come Soci e non come componenti uscenti del Consiglio Direttivo. Risulteranno eletti, in totale, tra i 9 o 17 membri membri riportanti maggioranza relativa di preferenze tra le liste arrivate ,prima (5),seconda (3) e terza (1)

Se fra i membri eletti alcuni dovessero rinunciare alla carica per motivi personali, il Direttivo rimane validamente operante. La nomina in sostituzione di un membro del Direttivo, dimissionario o decaduto in base all’art.10 (relativo alla frequenza di partecipazione alle riunioni del Direttivo), sarà proposta dal presidente e validata dai membri restanti il Consiglio Direttivo,con maggioranza relativa.In ogni momento il consiglio direttivo in maggioranza assoluta può inserire altri membri nel direttivo ,scelti tra i soci per anzianità di iscrizione. Il presidente potrà ratificare o annullare tale scelta,proponendo un nuovo candidato

  1. ESERCIZIO SOCIALE.

L’Associazione chiude l’esercizio sociale al 31 dicembre di ogni anno.

  1. BILANCIO CONSUNTIVO E PREVENTIVO.

Entro sei mesi dalla data di chiusura dell’esercizio dovrà essere convocata l’Assemblea dei Soci per la relazione e l’approvazione del bilancio, con rendiconto economico e finanziario. Contestualmente l’Assemblea dovrà approvare, possibilmente entro il 31 marzo, anche il Bilancio Preventivo delle attività programmate per l’anno in corso, accompagnato possibilmente da un programma di massima delle attività previste.

Nelle delibere di approvazione del Bilancio Consuntivo e in quelle che riguardano la loro responsabilità, i componenti del Consiglio direttivo non hanno voto. Per le votazioni si procede normalmente per alzata di mano.

  1. ESAME DEL BILANCIO.

Ciascun Socio ha diritto ad esaminare il bilancio dell’Associazione ed i relativi documenti contabili. Può richiederne la consultazione, con domanda scritta al Presidente, riportandone la motivazione. Il permesso di visione dei documenti richiesti dovrà essere soddisfatta entro i quindici giorni successivi. Negli stessi termini, il Presidente deve comunicare, con motivazione, la risposta negativa di accesso agli atti.

  1. PATRIMONIO SOCIALE.

Il patrimonio sociale dell’Associazione è costituito:

  1. dalle quote sociali versate annualmente da ciascun Socio;

  2. da eventuali fondi di riserva costituiti con le eccedenze di bilancio;

  3. da eventuali donazioni ed erogazioni liberali;

  4. dai beni mobili ed immobili che divenissero di proprietà dell’Associazione;

  5. dai proventi delle attività strettamente connesse agli scopi statutari, comunque indicati dalla vigente legislazione come compatibili con la natura non-profit dell’associazione. Trattandosi di associazione senza fine di lucro, è espressamente proibita la distribuzione di utili, riserve di capitali o fondi di qualsiasi natura.

Sono contemplati, però, i rimborsi spesa a soci o componenti del Consiglio Direttivo, giustificati con ricevute, per l’espletamento di funzioni a favore dell’Associazione che siano state autorizzate dal Presidente e dal tesoriere

  1. SCIOGLIMENTO.

Lo scioglimento dell’Associazione è deliberato dall’Assemblea con maggioranza assoluta. L’Assemblea delibererà in ordine alla devoluzione del patrimonio sociale, che dovrà comunque essere per intero devoluto ad associazioni professionali che – al tempo dell’eventuale scioglimento dell’associazione – presenteranno la miglior analogia di finalità statutarie con l’Associazione in scioglimento. Tale o tali associazione/i destinataria/e delle eventuali rimanenze verranno individuate dall’Assemblea nel suo complesso ad associazioni no profit o caritatevoli.

  1. ALTRE NORME.

Per quanto non previsto dal presente Statuto, valgono le norme di Legge vigenti in materia.

  1. CODICE DEONTOLOGICO. Tutti gli associati si impegnano a rispettare il seguente codice deontologico. L’effettiva osservanza è controllata dai singoli Soci, dal Direttivo, dall’Assemblea e dal Collegio dei Probiviri.

CODICE DEONTOLOGICO AFVP

Punto 1 – Il cliente deve essere sempre informato dell’entità del compenso professionale che il fotografo, l’operatore o l’artista richiederà per la sua prestazione, e del diritto di utilizzo, pubblicazione o trasmissione concesso/i a fronte di tale compenso, relativamente alle immagini del servizio.

Punto 2 – Le immagini fotografiche, grafiche ed i video devono essere sempre accompagnate da indicazioni sufficienti all’identificazione dell’autore ed al corretto uso delle immagini.

Punto 3 – Le immagini cedute dal fotografo, dal videografo o dall’artista devono sempre intendersi non lesive di diritti di terzi. Se fotografo, artista od operatore fossero a conoscenza di restrizioni anche solo potenziali all’impiego delle immagini, sono tenuti ad informarne il cliente od utilizzatore, prima o contemporaneamente alla consegna delle immagini.

Punto 4 – Le immagini fotografiche, grafiche o video non possono essere cedute in contemporanea a più clienti diversi, a meno di non avere raggiunto, con i clienti stessi, un accordo in tal senso.

Punto 5 – Le prestazioni dei fotografi devono essere concesse nel rispetto delle regole di corretta concorrenza commerciale. Ciascun fotografo si impegna a valutare con attenzione i propri livelli di costi e ricavi, ed a stabilire le proprie tariffe professionali in modo da non generare distorsioni del mercato.

Punto 6 – I materiali fotografici, grafici od i video prodotti su commissione della clientela ed a questi non consegnati devono essere conservati con cura dall’autore delle immagini per tutta la durata del diritto concesso al cliente o, ove tale durata non sia stata pattuita, per cinque anni dalla realizzazione per le immagini fotografiche e grafiche, e per tre anni per i video. Eventuali riutilizzi di immagini o filmati ed i relativi compensi, se non pattuiti originariamente per iscritto, verranno concordati di volta in volta con il cliente.

Punto 7 – Le operazioni autopromozionali del fotografo, artista od operatore devono essere corrette, in rispetto della verità e del lavoro dei colleghi. Non dovranno ledere l’immagine ed il lavoro dei colleghi.

Punto 8 – Il rapporto con colleghi, Soci, modelle e modelli, assistenti, operatori e collaboratori in genere deve essere improntato al più completo rispetto umano e professionale.

Punto 9 – Per i fotografi e i videografi che esercitino la professione in forma indipendente, tutte le prestazioni professionali, le cessioni di diritti d’uso o le vendite di fotografie o video devono essere correttamente descritte sul piano fiscale, emettendo fattura, ricevuta o scontrino, in rispetto delle norme fiscali vigenti. I Soci che operino in posizione di dipendenti sono tenuti a non esercitare attività concorrente a quella dell’impresa datrice di lavoro, a meno di non avere stilato in tal senso un esplicito accordo scritto.

Punto 10 – In rispetto al Codice d’onore dei giornalisti, le immagini fotografiche e video fornite con finalità di informazione a quotidiani, periodici e televisioni devono essere rispettose dei diritti dei singoli e degli Enti, e non essere manomesse in modo tale da distorcere l’informazione. E’ ammessa l’alterazione delle immagini destinate a fini di satira politica o di costume, a patto che le copie poste in circolazione o consegnate ai clienti rechino chiara indicazione dell’avvenuta manomissione.